Per fare crescere il business, è necessario definire in modo chiaro gli obiettivi strategici studio dentistico. Si tratta di quegli obiettivi, tutti sempre coerenti con quelli che sono la vision, la mission e i valori che improntano tutta l’attività dello studio, che devono essere raggiunti entro un determinato periodo di tempo.
Se questi obiettivi vengono raggiunti, significa che lo studio sta lavorando in maniera efficiente, sia dal punto di vista clinico che extraclinico. Se invece questi traguardi vengono “mancati”, ci sono delle problematiche che è necessario affrontare e risolvere in tempi rapidi.
Ma quali strumenti ha a disposizione un titolare di studio per valutare se il lavoro sta realmente portando al raggiungimento degli obiettivi prefissati? Sicuramente il principale sono i KPI.
I KPI come sistema di valutazione del raggiungimento degli obiettivi strategici studio dentistico
Quando si parla di KPI si intendono gli indicatori chiave della prestazione: uno strumento ampiamente utilizzato nella gestione aziendale. Che, con la corretta impostazione, si rivela prezioso anche per la gestione dello studio dentistico.
Nella pratica i KPI misurano il rendimento di un determinato settore di attività: sono perfetti per esprimere, attraverso numeri o percentuali, se il lavoro fatto sta portando risultati utili. Analizzare i KPI permette di avere un quadro completo della gestione dello studio. Ovviamente a patto che i KPI individuati siano quelli corretti e adeguati all’attività svolta.
I KPI non sono tutti uguali
Prima di partire con l’analisi dei KPI, è importante definire nel modo corretto questi indicatori di performance. Definizione che è ovviamente legata alla specifica attività svolta dallo studio dentistico: i cui KPI saranno necessariamente diversi rispetto a quelli, per esempio, di un’industria manifatturiera.
I KPI devono rispettare la singolarità di ogni struttura a cui vengono applicati. Quindi devono essere specifici per uno studio dentistico, ma anche specifici per lo studio dentistico che vanno a “monitorare”. Quindi devono tenere conto delle caratteristiche uniche, che lo differenziano da altre attività analoghe.
Inoltre è importante che i KPI siano dotati di particolari caratteristiche: che li rendono dei “buoni” indicatori, cioè in grado di fornire informazioni chiare e utili per l’analisi dell’attività dello studio dentistico e dei suoi risultati.
Le caratteristiche dei KPI
Volendo sintetizzare, un buon KPI deve avere necessariamente le seguenti caratteristiche, in modo da essere utile per valutare il raggiungimento degli obiettivi strategici studio dentistico:
- oggettività: deve fornire prove oggettive dei progressi verso gli obiettivi prefissati;
- importanza: deve fornire delle informazioni precise sugli aspetti fondamentali che sono necessari a supportare i processi strategici e decisionali;
- confrontabili: in modo da fornire dei valori che possono essere confrontati nel tempo, per valutare le evoluzioni positive o negative;
- accuratezza: deve essere in grado di riflettere il processo aziendale che prende in esame;
- semplicità e immediatezza: devono essere semplici da comprendere e fornire un quadro immediato della situazione.
Inoltre è importante che i KPI abbiano sia una funzione consuntiva che una predittiva. La prima è necessaria per misurare i risultati ottenuti nel tempo, la seconda per evidenziare i possibili risultati futuri (basati sull’evoluzione del mercato e della domanda di servizi da parte dei pazienti).
KPI e obiettivi strategici studio dentistico: un rapporto fondamentale
Considerando quanto visto sopra, diventa facile capire che la definizione e l’analisi dei KPI è indispensabile per capire se l’attività dello studio dentistico si muove verso il raggiungimento degli obiettivi strategici e a quale velocità. Allo stesso modo l’analisi dei KPI permette di capire se ci sono delle carenze e delle problematiche in determinati settori dell’attività e intervenire in maniera rapida ed efficace per porre rimedio alle stesse.