Il controllo di gestione studio odontoiatrico è indispensabile per diversi motivi: senza attuarlo nel modo corretto è impossibile capire se lo studio dentistico sta funzionando nel modo corretto e lavorando per raggiungere gli obiettivi strategici prefissati.
Il controllo di gestione studio dentistico è, allo stesso modo, un’attività non semplice da eseguire. Bisogna infatti saper riorganizzare e “leggere” nel modo corretto tutta una serie di dati e numeri, da cui si possono capire se le diverse attività dello studio funzionano oppure se sono necessari dei correttivi.
Il controllo di gestione è rilevante anche per prendere tutta una serie di decisioni operative e strategiche che possono determinare il successo dello studio. Per questo molti titolari preferiscono affidare questa attività a un controller professionista.
Il controller per il controllo di gestione studio odontoiatrico: qual è il suo compito?
Il controller ha il compito principale di monitorare il modo in cui vengono impiegate le risorse finanziarie dello studio per il raggiungimento degli obiettivi strategici prefissati. Fa questo fornendo una valutazione accurata di tutti gli aspetti dell’attività dello studio.
Per registrare tutte le informazioni necessarie al controllo di gestione il controller si avvale di appositi sistemi di gestione. Recuperate dalle diverse fonti (commercialista, agenzia delle Entrate, banche) le infomazioni necessarie, riorganizza questi dati in modo da poterli analizzare nell’ottica del controllo di gestione.
Il controller analizza i dati e dai risultati ottenuti può monitorare la performance dello studio. Le analisi devono poi essere tradotte in report che siano comprensibili dal titolare di studio. In questo modo potrà vedere “dai numeri” qual è lo stato “di salute” della sua attività.
Compito del controller è anche quello di individuare le aree “critiche”: cioè quei settori di attività dello studio che non raggiungono gli obiettivi prefissati. E quindi di suggerire delle soluzioni da implementare per migliorare la gestione.
Collaborazione tra controller e titolare di studio
Ovviamente è necessaria una stretta collaborazione tra controller e titolare di studio. Perché se è vero che il primo analizza i dati e presenta i report, è ovviamente il secondo che ha il compito di prendere le decisioni operative e strategiche che ritiene migliori per la sua attività.
Il controller svolge quindi anche una funzione di consulenza in questa fase, affiancando il titolare di studio nella valutazione dell’analisi e nella scelta delle soluzioni per i problemi che possono essersi presentati.
Titolare di studio: può occuparsi del controllo di gestione studio odontoiatrico?
Ovviamente il titolare di studio può decidere di occuparsi in autonomia del controllo di gestione della sua attività. L’importante è che lo faccia nel modo corretto: un controllo di gestione approssimativo, basato su dati non precisi rischia infatti di avere conseguenza negative sull’attività e sulla crescita dello studio.
Infatti, se l’analisi non è corretta, si rischia di non riuscire a individuare in tempi utili le problematiche che invece è necessario affrontare e risolvere rapidamente. La conseguenza può essere uno scarso profitto per il titolare, anche a fronte di un fatturato importante, o anche una crisi di liquidità dello studio stesso.
Quindi, un titolare di studio che decida di occuparsi del controllo di gestione studio odontoiatrico deve ricevere un’adeguata formazione. Ancora meglio farsi affiancare da professionisti esperti, che siano in grado di “settare” la mentalità del professionista come quella di un imprenditore.
Infatti, non bisogna dimenticare che il controllo di gestione è una pratica tipica dell’impresa: e gestire il proprio studio dentistico come una vera impresa è anche l’unico sistema per fare crescere in modo continuo il business e quindi raggiungere il successo.