Quello che fa di uno studio odontoiatrico uno studio di successo è l’applicazione di gestione aziendale. E quindi di un controllo di gestione studio odontoiatrico. Molto spesso gli odontoiatri si concentrano solamente sulla parte clinica della loro attività, che ovviamente è di assoluta importanza, trascurando o, peggio, ignorando il controllo di gestione.
In realtà il controllo di gestione studio odontoiatrico è la chiave del successo di un’attività professionale che voglia davvero essere organizzata e profittevole. Attenzione però: non si tratta di un controllo di gestione “costruito” ad hoc. Perché esiste soltanto un modo, quello corretto ed efficace, di effettuare il controllo di gestione. E su questo deve basarsi l’organizzazione di uno studio moderno.
Controllo di gestione: non è facile, ma è necessario
La realtà, per quanto dura, è che il controllo di gestione non è assolutamente facile da comprendere e quindi da utilizzare. Si tratta, in buona sostanza, di leggere tutta una serie di numeri nel modo corretto, sia per capire qual è lo stato di salute dell’attività, sia per capire se c’è qualche problematica su cui è necessario intervenire.
Inoltre il controllo di gestione è utile anche in visione prospettica: infatti solo effettuando il giusto controllo di gestione studio odontoiatrico è possibile stabilire degli obiettivi profittevoli e raggiungibili per la propria attività. E controllare se questi obiettivi sono stati raggiunti o meno, se il lavoro che viene svolto va nella direzione giusta.
Senza dimenticare che il controllo di gestione permette di aumentare quello che è il “rating” che lo studio può vantare a livello bancario. E un rating migliore significa maggiore possibilità, quando sia necessario, di ottenere finanziamenti per la propria attività.
Nella pratica, il controllo di gestione è un insieme di strumenti tecnico – contabili che supporta il titolare in tutte quelle che sono le decisioni che riguardano la sua impresa. Spesso, per chi non è avvezzo al controllo di gestione, questa definizione può creare confusione, soprattutto riguardo al “chi” si occupa del controllo di gestione.
Controllo di gestione: commercialista o controller
Per molti titolari di studio il controllo di gestione è un’attività che dovrebbe essere svolta dal consulente fiscale, o commercialista: in fondo, è questo il professionista che si occupa dei “numeri” dello studio, del calcolo e del pagamento delle imposte, delle fatture e delle spese relative al personale. E se il controllo di gestione si basa sui numeri, il commercialista ne è il depositario in uno studio dentistico.
Altro grave errore: il titolare di studio, ovviamente dopo aver ricevuto una precisa formazione in materia, può esercitare il controllo di gestione – oppure lasciare il compito ad una figura dedicata, che è quella del controller.
Il controller si occupa ovviamente di tutti i “numeri” che riguardano lo studio dentistico, ottenendo gli stessi dalle fonti più adatte (come appunto il commercialista oppure l’Agenzia delle Entrate) ma non si limita a fare questo. Il suo compito è prima di tutto quello di riclassificare questi numeri seguendo dei criteri precisi, appunto quelli del controllo di gestione, in modo che possano “parlare”.
Fatto questo il controller si interfaccia con il titolare di studio, con cui viene valutata la situazione presente, i risultati raggiunti in passato, le potenzialità di crescita e le problematiche che è assolutamente necessario risolvere.
Il controllo di gestione studio odontoiatrico per far crescere il business e il guadagno
Per uno studio odontoiatrico la corretta esecuzione delle procedure di controllo di gestione significa non solo far crescere il business, ma anche garantire al titolare il guadagno corrispondente agli investimenti e al lavoro svolto.
Una necessità importante, perché molti titolari, nonostante una fatturazione elevata, si ritrovano alla fine con un guadagno non commisurato alla stessa.