Il controllo di gestione in odontoiatria ha la funzione di misurare i risultati ottenuti dall’attività svolta nello studio, pianificare gli obiettivi da raggiungere e implementare eventuali correttivi che possono essere utili ai fini dell’ottenimento di migliori risultati economici.
La base di partenza del controllo di gestione in odontoiatria e in generale è la riclassificazione del conto economico. Analizzare e organizzare i numeri dell’attività dello studio in modo da capire qual è lo stato di salute della stessa.
È molto importante per il titolare di studio capire il funzionamento del controllo di gestione. Sia che decida di gestire in autonomia questa attività, sia che decida di affidarla a un controller: infatti si tratta dello strumento che permette di prendere le decisioni più corrette per favorire la crescita dello studio.
Cos’è il conto economico
Il Conto Economico è un documento che fa parte del bilancio è rappresenta, in maniera dinamica, i costi e ricavi dell’attività dello studio nell’arco di esercizio (1 anno). Si può dire che attraverso il conto economico si comprende se la gestione dell’attività ha portato a utili o perdite. Per la redazione del conto economico è obbligatorio seguire lo schema imposto dal Codice Civile.
Questo schema, che raggruppa in maniera indistinta i costi e i ricavi, per configurare il conto economico a valore e costi della produzione ottenuta, non è però utile per il controllo di gestione. Per cui è invece necessario verificare in modo immediato alcuni importanti indici di bilancio ed effettuare confronti tra gruppi omogenei di valori.
La riclassificazione del conto economico tramite la suddivisione in aree
Per riclassificare il conto economico è necessario prima di tutto dividere i costi e i ricavi dell’arco di esercizio in alcune sezioni definite in maniera precisa.
Uno dei sistemi di riclassificazione che risulta più immediato da comprendere è quello che prevede la divisione in 4 macro-aree che comprendono diversi costi e ricavi:
- area operativa: in questa area sono compresi tutti i costi e ricavi che sono caratteristici perché permettono allo studio di funzionare nel quotidiano nella maniera corretta. La differenza tra costi e ricavi di quest’area viene definita risultato operativo;
- area finanziaria: in questa area sono compresi gli oneri finanziari per eventuali finanziamenti e i ricavi che derivano da eventuali impegni finanziari delle eccedenze di liquidità;
- area straordinaria: in questa area vengono compresi i costi e i ricavi che non sono previsti nella gestione normale dello studio; un esempio può essere il recupero di un credito che era ritenuto inesigibile;
- area imposte sul reddito: che comprende tutte le imposte che sono definite sulla base dei risultati economici dello studio e quindi non sono fisse.
La differenza tra i risultati delle diverse aree rappresenta il risultato netto di esercizio.
L’importanza del reddito operativo
Analizzando il conto economico riclassificato come visto prima ai fini del controllo di gestione è importante valutare il ruolo del reddito operativo. Cioè il risultato dell’area operativa: perché questo numero permette di capire se la gestione dell’impresa, che non tiene conto degli elementi straordinari e di quelli strettamente finanziari, è davvero in grado di creare un profitto.
Quindi, per un controllo di gestione accurato, è necessario riclassificare l’area operativa. Un sistema di analisi è quello che si basa sui ricavi, costi variabili e costi fissi e che valuta il variare dei costi al variare dell’attività dello studio. Questo metodo di riclassificazione è utile per calcolare il break even point o punto di pareggio. Cioè quel punto in cui il volume di attività permette di raggiungere un adeguato livello di profitti.